Immaginate una collina dove prima c’era una discarica. Ora, al suo posto, il vento suona un’arpa eolica, trasformando il degrado in bellezza, il caos in armonia. Un’idea potente, che racconta di come la diversità possa diventare ricchezza se solo si ha il coraggio di ascoltarla.
Eppure, nel mondo di oggi, sembra che il diverso faccia ancora paura. In politica si coltiva il consenso anziché il pensiero critico, nella musica si livella tutto con l’autotune perché sia più vendibile, nell’arte si premia ciò che rassicura invece di ciò che scuote. Ma la storia ci insegna che le idee più rivoluzionarie sono nate ai margini, proprio come il theremin, che si suona senza essere toccato, sfidando ogni logica.
Forse dovremmo imparare dagli strumenti più strani: suonano anche senza mani, resistono anche senza spartito, trasformano il vento in musica. E ricordarci che il mondo ha bisogno di voci fuori dal coro, di note stonate che aprano nuove strade.
La musica è un universo in continua espansione, arricchito da strumenti che, pur essendo poco conosciuti, offrono sonorità uniche e affascinanti. Esploriamo alcuni di questi strumenti “strani” e scopriamo dove possiamo ascoltarli in azione.
Theremin
Inventato nel 1920 dal fisico russo Léon Theremin, il theremin è uno dei primi strumenti musicali elettronici e l’unico che si suona senza essere toccato. Consiste in due antenne che rilevano la posizione delle mani del musicista, controllando così l’intonazione e il volume.
Il suo suono etereo è stato utilizzato in numerose colonne sonore di film di fantascienza degli anni ’50 e ’60, come Il giorno in cui la Terra si fermò (1951).
In ambito musicale, i Beach Boys lo hanno impiegato nel brano Good Vibrations, mentre Jean-Michel Jarre e i Led Zeppelin lo hanno sperimentato nelle loro performance.
Ghironda
La ghironda è uno strumento a corde sfregate risalente al Medioevo. Assomiglia a un violino meccanico: una manovella aziona una ruota di legno che sfrega le corde, mentre una tastiera permette di variare le note.
Il suo suono caratteristico è stato utilizzato nella musica tradizionale europea, ma anche nel rock progressivo. La band britannica Blackmore’s Night ha impiegato la ghironda in diverse composizioni, come Under a Violet Moon.
Violomba
La violomba è uno strumento ibrido che combina elementi del violoncello e della tromba. Sebbene poco noto, offre una combinazione unica di suoni a corda e ottoni. Il suo utilizzo è raro, ma alcuni ensemble di musica contemporanea hanno sperimentato con la violomba per arricchire le loro palette sonore.
Otamatone
L’otamatone è uno strumento musicale elettronico inventato in Giappone nel 1998. Ha la forma di una nota musicale con una faccia sorridente e produce suoni simili a quelli di un sintetizzatore.
Si suona premendo e scorrendo le dita lungo il manico e aprendo e chiudendo la “bocca” dello strumento per modulare il suono. Nonostante il suo aspetto giocoso, è stato utilizzato in cover di brani famosi su YouTube, offrendo interpretazioni uniche di canzoni come Bad Guy di Billie Eilish.
Idraulofono
L’idraulofono è uno strumento musicale che produce suoni attraverso il flusso dell’acqua. Inventato negli anni ’80 dal professore di ingegneria Steve Mann, funziona bloccando o aprendo i getti d’acqua, simile a un organo a canne.
È utilizzato principalmente in installazioni artistiche e parchi a tema, offrendo un’esperienza musicale interattiva e visivamente affascinante.
Arpa eolica
L’arpa eolica è uno degli strumenti musicali più affascinanti e misteriosi. È costituita da corde tese su una struttura lignea e suona grazie alla forza del vento, senza bisogno dell’intervento umano.
Lo strumento era già noto ai tempi dell’Antica Grecia e venne ripreso nel periodo romantico come simbolo del potere della natura e dell’invisibile.
Esempi moderni si possono trovare in installazioni artistiche in tutto il mondo, come l’arpa eolica di Burning Man o quella installata a San Francisco sulla collina di Mount Sutro.
Questi strumenti, sebbene possano sembrare eccentrici o fuori dal comune, arricchiscono il panorama musicale con le loro sonorità uniche.
Allo stesso modo, le persone che appaiono “strane” o “borderline” spesso portano prospettive e contributi preziosi, sfidando le convenzioni e arricchendo la nostra comprensione del mondo.
Abbracciare l’unicità, sia nella musica che nella vita, ci permette di scoprire bellezze nascoste e di apprezzare la diversità in tutte le sue forme.