La follia green/woke è stata eliminata da Trump negli USA; viene rallentata in Europa per il crollo delle industrie. Ma a Pavia, sempre in ritardo, la giunta Lissia arriva a piedi uniti.
Limitazione a 30km/ora in città, eliminazione di parcheggi…e lezioni “gender” ai bambini. Ed ancora: giornata vegana nelle mense…ed aspettiamo il menù halal per l’inclusione dei musulmani. A quando i banchi a rotelle?
A chi questo merito/colpa? Il sindaco Lissia si era presentato in ben altro modo. Chi comanda? chi decide? È ormai evidente per tutti: Moggi. Moggi Alice.
Giorni fa è apparso su facebook il post di una cittadina che diceva aver visto Alice Moggi percorrere corso Cavour (zona vietatissima, vera riserva VIP) in macchina: da qui i soliti commenti contrastati – dalla denuncia della prepotenza del potere a chi elargiva il suo perdono.
Ma nessuno che commentava l’immagine del sindaco Lissia in bici con la chitarra al collo. FERMATI ALICE! gridava mentre inseguiva sbuffando. FERMATI ALICE! Ma niente da fare, la vicesindaca “Commander in chief” esercita ormai un potere assoluto e sta trasformando Pavia in una città vegana, genderfluid, green, aperta a tutte le inclusioni, ma escludendo gli interessi dei Pavesi.
Colpa di Lissia, del PD e di chi ha votato in buona fede.