Castello Sforzini

di Castellar Ponzano

Pavia e i Disastri Firmati “Alice Moggi”

Mentre Pavia affonda tra traffico paralizzato, ponti smantellati e degrado urbano, l’amministrazione comunale, guidata dal vicesindaco Alice Moggi, sembra vivere in un mondo parallelo.
Con il ponte sul Naviglio alla fine di viale Ludovico il Moro chiuso da oltre dieci mesi, la zona di Città Giardino è sprofondata nel caos più totale. Una situazione che ogni giorno peggiora, senza che dal palazzo comunale arrivi una vera soluzione. Solo silenzi, ritardi e palliativi ridicoli come la passerella ciclopedonale temporanea, che risulta essere un insulto ai cittadini che quotidianamente subiscono traffico, smog e tempi di percorrenza raddoppiati.

Promesse di riapertura tra maggio e giugno? Parole al vento. Oggi, la struttura del ponte smontata giace abbandonata sulle sponde del Naviglio, testimone di un degrado che parla più forte di qualsiasi comunicato stampa. Nel frattempo, l’unico movimento dell’amministrazione è quello di promuovere iniziative inutili e ideologiche, dal cibo vegano alle “città 30 km/h”, ignorando clamorosamente le vere emergenze.

Come se non bastasse, nel pieno della crisi viabilistica, l’amministrazione trova tempo ed energie per trasformare il 25 aprile in un mese intero di propaganda politica, dimenticando completamente i cittadini bloccati nel traffico. Un atteggiamento irresponsabile che suona come una presa in giro per tutti coloro che quotidianamente affrontano disagi enormi.

La situazione diventa grottesca se si considera che il vicesindaco Alice Moggi, assessore alla sicurezza, è recentemente finita al centro delle cronache per il ritiro della patente. Si pensi che tutta l’attuale giunta, invece di concentrarsi su come risolvere il disastro cittadino, è preoccupata di stanare chi ha fatto trapelare la notizia.
Una gestione tragicomica, fatta di slogan, ideologie e vendette politiche, mentre Pavia affonda nell’abbandono.

I pavesi meritano rispetto, soluzioni vere, competenza e serietà, non chiacchiere, non feste di regime spacciate per cultura, non amministratori più concentrati sui propri guai personali che sul bene comune.
Pavia merita un’amministrazione che si occupi della città, non di se stessa.

Condividi questo articolo
Rinascimento
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.