Il movimento culturale Rinascimento, fondato dell’esperto d’Arte Luca Sforzini, invita a esprimere un NO consapevole ai tre quesiti referendari sul lavoro che saranno sottoposti al voto l’8 e 9 giugno 2025.
La nostra opposizione nasce da una visione precisa: la vera tutela della dignità del lavoro e del benessere sociale non si realizza aumentando i vincoli e i controlli statali, ma attraverso il minimo intervento dello Stato nell’economia e il massimo stimolo alla libera iniziativa individuale.
Sono principi che hanno guidato i grandi rilanci economici di Ronald Reagan negli Stati Uniti e di Margaret Thatcher nel Regno Unito, e che oggi tornano più che mai di attualità.
In Italia e in Europa, infatti, l’espansione senza freni del comparto pubblico e l’ingigantirsi della macchina statale hanno portato a livelli di tassazione insostenibili, che soffocano le imprese, penalizzano i cittadini e impoveriscono l’intera società.
La pressione fiscale asfissiante e l’eccesso di burocrazia hanno progressivamente strangolato l’economia produttiva e annullato la libera iniziativa, alimentando stagnazione, immobilismo, precarietà e sfiducia.
Aumentare i vincoli legali in materia di licenziamenti e contratti a termine, come propongono i quesiti referendari, significa scoraggiare le assunzioni, ostacolare l’iniziativa privata e impoverire il sistema produttivo.
In un mercato rigido e burocratizzato, le imprese perdono slancio, la crescita rallenta e si riducono le possibilità di creare vera ricchezza da redistribuire a favore di tutti.
È ora di ribaltare questo schema: restituire spazio alla libertà economica, ridare fiato al coraggio imprenditoriale, premiare chi crea valore e opportunità per la collettività.
“L’unica vera garanzia per i lavoratori e per la società – dichiara Luca Sforzini – è un’economia dinamica e libera, capace di moltiplicare opportunità, lavoro vero e benessere diffuso.
Non è aumentando i vincoli e le rigidità che si protegge la dignità dell’uomo, ma liberandone la creatività, l’ingegno e la responsabilità”.
Il movimento Rinascimento invita quindi i cittadini a respingere con un NO deciso i tre quesiti sul lavoro, riaffermando la fiducia nella libertà economica come motore di rinascita per l’Italia e per l’Europa.